Inizia una nuova avventura con le case editrici: Come nasce un romanzo

Salve a tutti, miei cari lettori.

Ormai da qualche tempo mi vedete impegnata nell’introdurvi al mondo dell’editoria.

Anche io, prima di approcciare alla mia prima pubblicazione, credevo che il grosso del lavoro fatto su un romanzo fosse per l’appunto scriverlo.

Mi sbagliavo di grosso: dopo la stesura che io credevo essere quella definitiva mi sono affidata a un agente letterario, essendo ancora inesperta nel settore, e poi da lì speravo di approdare direttamente in una delle “BIG”. Secondo errore grandissimo.

Dopo varie peripezie, a causa o grazie alle quali è nato il progetto editing, ho capito che fare un editing prima di affidare un manoscritto a una casa editrice è essenziale. Ormai in italia il 70% dei lettori sono anche scrittori. Questo vuol dire che si producono una quantità enorme di libri e le case editrici non possono pubblicarli tutti. A volte la trama e l’idea sono buone, ma ci sarebbe da affrontare un lavoro troppo grande e rifiutano.

Il primo passo quindi per approcciare a una casa editrice è assolutamente affidarsi a un buon EDITING.

Vi consiglio di vedere i post con gli esempi pratici per vedere cos’è un vero editing: diffidate dalle imitazioni e soprattutto dalle “improvvisazioni”, chiedendo sempre il curriculum e una prova dell’affidabilità dell’editor

COS’ È L’EDITING: ESEMPI PRATICI CON I PROFESSIONISTI

Ora, nel nostro percorso immaginario, abbiamo fatto il primo editing ( e già stiamo odiando il nostro romanzo perchè lo abbiamo visto minimo due volte in più del previsto) e ora, armati di santa pazienza, inviamo il manoscritto a una casa editrice, vagliando attentamente di che genere si occupano.

Premiamo invio e aspettiamo.

Dopo qualche mese, se siamo tra i fortunati prescelti, riceveremo una mail o una telefonata con una proposta di contratto.

Firmiamo.

Ed è qui che inizia a nascere il nostro romanzo.

Questo Piccolo progetto “Come nasce un romanzo” ha come obiettivo quello di farvi conoscere quello che vi attende dall’ “altra parte”.

Penso sia utile non solo agli scrittori, ma anche ai lettori, perchè comprendano che affidarsi a una casa editrice non vuol dire semplicemente impaginare e applicare una bella copertina a una storia inviata.

Grazie a questo progetto vedremo nascere veramente una piccola storia, un romanzo breve, seguito PERSONALMENTE dalle titolari di due case editrici.

Ovviamente chiunque volesse candidarsi per una seconda storia da seguire è liberissimo di scrivermi.

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Sarà interessante scorrere insieme a queste due case editrici la storia della pubblicazione di un libro.

Ve le faremo conoscere meglio: chi sono? quali sono i loro criteri? qual’è il team dietro il logo della casa?

Scopriremo insieme le fasi della pubblicazione:

• La selezione: il piccolo romanzo sarebbe stato approvato o scartato? Con quale motivazioni?
• In ogni articolo procederemo all’editing del romanzo, senza abbandonare il filone principale che ci ha condotti fin qui
• la parte grafica

Proprio per la Grafica abbiamo deciso di indire una GARA PER COVER ED ILLUSTRAZIONI che andranno ad arricchire il romanzo.

Per rendere più interattivo il progetto sto creando una piccola giuria, alla quale spero parteciperanno case editrici, blogger e illustratori che decreteranno i vincitori. Se siete illustratori e siete interessatemi contattatemi per saperne di più; su facebook e instagram presto il bando di concorso.

• In fine la pubblicità e la distribuzione del romanzo

Alla fine di questi articoli vi sarà più chiaro non solo il ruolo della casa editrice, ma anche tutto l’immenso lavoro che gira intorno al singolo romanzo che potrebbe essere proprio il VOSTRO!

Siete curiosi?

Vi lascio con questa bellissima frase e vi aspetto domani per svelarvi la prima casa editrice che partecipa al progetto.

La cosa importante è non smettere mai di domandare. La curiosità ha il suo motivo di esistere. Non si può fare altro che restare stupiti quando si contemplano i misteri dell’eternità, della vita, della struttura meravigliosa della realtà. È sufficiente se si cerca di comprendere soltanto un poco di questo mistero tutti i giorni. Non perdere mai una sacra curiosità.
(Albert Einstein)